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Viaggiare in Cina oggi: come ottenere un visto nell’era Covid

Viaggiare in Cina oggi: come ottenere un visto nell’era Covid

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Viaggiare in Cina oggi è più complicato: con l’esplosione della pandemia, le regole d’ingresso in Cina sono cambiate. Se fino allo scorso luglio sembrava impossibile viaggiare in Cina, adesso la situazione sta lentamente tornando alla normalità, anche se le procedure per il rientro sono molto lunghe e spesso difficoltose.

SOMMARIO:

La prima parziale riapertura internazionale della Cina

Data l’allarmante situazione dovuta all’espandersi dell’epidemia da coronavirus, lo scorso 28 marzo la Cina ha sospeso l’ingresso di tutti i cittadini stranieri, compresi i residenti. Numerosi studenti, lavoratori e famiglie si sono trovati bloccati fuori dalla Cina, pur avendo in mano un visto ancora in corso di validità.

Le prime speranze di una riapertura internazionale della Cina si sono intraviste a giugno, quando il governo cinese ha dato la possibilità a sette paesi, tra cui anche l’Italia, di poter organizzare voli charter per il rientro di una limitata categoria di visti e permessi di soggiorno. La mossa è stata un primo passo per sbloccare i collegamenti internazionali dopo la stretta decisa a marzo per contenere la pandemia del Covid-19 ed i contagi di ritorno. Questa decisione ha messo fine alla politica del «5-1» lanciata a marzo, secondo cui ogni compagnia aerea era autorizzata a coprire la tratta verso un unico Paese, da una città cinese a una straniera, per non più di un volo settimanale al fine di limitare e controllare il possibile impatto dei contagi di ritorno.

Il volo organizzato dalla Camera di Commercio italiana in Cina

Con questa parziale ed estremamente controllata riapertura della Cina, la Camera di Commercio Italiana in Cina, in collaborazione con l’Ambasciata di Pechino, si è adoperata ad organizzare un primo volo charter con la compagnia aerea Neos. Il 3 luglio, dopo una lunga e snervante attesa, 114 cittadini italiani residenti in Cina sono atterrati a Nanchino. All’epoca, viaggiare in Cina era permesso solamente a coloro dotati di visto di tipo diplomatico, ad imprenditori di grandi aziende in Cina ed ai possessori della cosiddetta “green card” cinese, ovvero la Foreign Permanent Resident ID card.

Fortunatamente, con il passare del tempo la maglia che filtrava gli ingressi nella grande terra del Dragone si è allargata permettendo la richiesta di un visto lavorativo o di ricongiungimento familiare, sempre secondo rigidissime regole. Il terzo volo organizzato dalla compagnia Neos è atterrato a Tianjin lo scorso 11 settembre con a bordo famiglie e lavoratori. Ad oggi la Camera di Commercio Italiana in Cina si sta adoperando ad organizzare altri voli per il rientro dei cittadini italiani in Cina.

Come richiedere un visto d’ingresso per la Cina

Qualche nuova speranza si è intravista tra il 10 e il 12 agosto 2020. Sui siti di alcune Ambasciate della RPC in Europa, è stato pubblicato un aggiornamento della normativa, ai sensi del quale ad oggi è consentito l’ingresso in Cina a molte più categorie.

Chi può richiedere l’emissione di un visto speciale di ingresso?

  • I titolari di permessi di residenza in corso di validità rilasciati unicamente per motivi di lavoro, affari personali e ricongiungimento familiare con un coniuge cinese o che risiede in Cina.
  • Gli studenti sono esclusi: anche se con un permesso di soggiorno ancora valido, non è consentito loro viaggiare in Cina.

Chi deve ottenere una PU Invitation Letter prima di richiedere il visto speciale di ingresso?

  • I titolari di permessi di residenza scaduti rilasciati per motivi di lavoro, affari personali e ricongiungimento familiare;
  • I richiedenti di un visto speciale la cui presenza in Cina è inderogabile e essenziale per ragioni commerciali, culturali e d’istruzione, sempre fatta eccezione per gli studenti.

Che cosa è una Pu Invitation Letter

La caccia alla PU letter è iniziata questa estate dopo i primi collegamenti tra Europa e Cina. È un documento rilasciato dal Foreign Affairs Bureau 外事办 (FAO) delle municipalità autonome (i.e. Pechino, Tianjin, Chongqing, Shanghai) oppure della Provincia. Per la richiesta di un visto speciale d’ingresso in Cina è necessario avere prima questo documento. La PU Invitation Letter deve essere richiesta dalla propria azienda o datore di lavoro. L’ottenimento di quest’ultima non è facile e spesso dipende dal potere e dall’influenza economica dell’entità che la richiede.

Ottenuto questo documento si può procedere con il visto speciale di ingresso presso le ambasciate ed i consolati cinesi e procedere come segue:

  • Appuntamento presso centro visti attraverso l’invio di una mail al consolato;
  • Prenotazione del volo;
  • Tampone e ritiro del referto. L’esito del tampone deve essere comunicato al centro visti e alla compagnia aerea con la quale si viaggia;
  • Compilazione della Health Declaration di China Customs;
  • Compilazione dell’autocertificazione per uscire dall’Italia;

Tampone e quarantena in Cina

Ai sensi delle nuove disposizioni del 28 agosto, il passeggero che si reca in Cina dall’Italia deve sottoporsi al test dell’acido nucleico (tampone) per il Covid-19 entro 3 giorni prima dell’imbarco (72 ore), non più entro 5 giorni (120 ore) come invece era stato richiesto precedentemente. Chi riesce a ritornare adesso deve in totale fare 3 tamponi: uno prima di partire, uno all’arrivo in aeroporto ed un altro dopo 14 giorni di quarantena in un albergo designato dalle autorità cinesi. La quarantena si svolge in un albergo di periferia dove si è scortati in autobus non appena atterrati. Il prezzo giornaliero per la quarantena in albergo si aggira intorno ai 380 RMB al giorno più 100 RMB per 3 pasti giornalieri.

Una vera e propria odissea

Viaggiare in Cina oggi rimane complicato. Ad oggi i voli per la Cina sono ancora estremamente rari e costosi ed il loro prezzo va aggiunto alle spese per i tamponi e la quarantena. I prezzi di un volo diretto con la compagnia Neos si aggirano intorno ai 2000 euro. I collegamenti tra Europa e Cina sono comunque sempre più numerosi: molti voli di linea hanno ripreso a volare dalle principali capitali europee.

L’odissea di alcuni italiani bloccati fuori dalla Cina sembra essere quindi quasi giunta al termine, mentre quella degli studenti internazionali sembra solo all’inizio. Purtroppo nelle nuove politiche di ingresso non vengono menzionati gli studenti e per molti il semestre inizierà online.

International Flights in/out China – updated on Sep 15

Una bella notizia invece è arrivata per gli studenti cinesi: ad agosto il Consolato Generale d’Italia a Canton ha comunicato la ripresa delle immatricolazioni degli studenti cinesi che hanno scelto l’Italia per proseguire il loro percorso di studi. La reciprocità promessa all’apertura dei confini tra Europa e Cina non sembra esser stata rispettata per tutte le categorie di visto.

La situazione si sta comunque muovendo sempre di più verso una completa riapertura ed i buoni rapporti tra Cina ed Europa fanno sperare per il meglio.



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Una risposta.

  1. […] sono alcuni aggiornamenti riguardanti il rientro dei cittadini stranieri residenti in Cina. Gli aggiornamenti risalgono allo scorso 23 settembre e segnano un’ulteriore apertura della […]

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