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Guangdong tra passato e futuro: la provincia che traina la Cina

Guangdong tra passato e futuro: la provincia che traina la Cina

Basta dare uno sguardo ai numeri, per capire che il Guangdong è una provincia da record. Motore economico della Cina, l’area del delta del Fiume delle Perle traina lo sviluppo cinese da ormai molti anni.

SOMMARIO

Introduzione

Con un PIL pari a 898,79 miliardi di RMB e una popolazione di 111,6 milioni di abitanti (2017, ICE Agenzia ITA), il Guangdong è la provincia più popolosa e con la più grande economia della Cina. Famosa per l’alta concentrazione di industrie votate all’export e per i servizi, questa provincia è anche il maggior importatore ed esportatore di merci di tutto il paese, con un valore dell’interscambio complessivo pari a 6815, 5 miliardi di RMB (2017, ICE Agenzia ITA).

Il capoluogo del Guangdong è Guangzhou (Canton), città sorta nella ricca e dinamica area del Delta del Fiume delle Perle. Insieme a Shenzhen, Guangzhou è una delle città cinesi più rilevanti. Sul territorio del Guangdong si trovano anche le due Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.

Le ragioni di un’ascesa tanto spettacolare hanno origini lontane e fanno della provincia del Guangdong il motore dell’economia cinese da decenni, se non da secoli.

Una geografia favorevole

Raramente la prosperità di un’area non dipende dalla sua geografia. Nel caso del Guangdong, condizioni morfologiche particolarmente favorevoli hanno reso la provincia un crocevia commerciale tra la Cina e il resto del mondo.

Il Guangdong si trova nell’estremo sud del paese e affaccia sul Mar Cinese Meridionale. L’area di maggiore sviluppo si trova intorno all’ampio e frastagliato delta del Fiume delle Perle. Questa posizione strategica consente alla provincia del Guangdong di essere il principale sbocco marittimo e fluviale della Cina verso il Sud Est Asiatico, l’Europa, l’Australia e le Americhe.

Oltre all’acqua, anche la terra di quest’area è stata determinante per il suo successo. Il suolo è infatti ricco di risorse naturali minerarie ed energetiche, le quali, sebbene non siano sufficienti a sostenere il fabbisogno della provincia, hanno costituito una base di sviluppo importante. Anche dal punto di vista agricolo l’area monsonica e tropicale è molto florida.

Il Guangdong è una delle principali province per produzione di riso del paese, oltre che di canna da zucchero, gomma, olio di palma, caffè, pepe nero e frutta esotica. Dalla varietà delle coltivazioni del Guangdong è scaturita una delle cucine più rappresentative di tutta la Cina.

Provincia del Guangdong - produzione agricola
Grazie al suo clima tropicale, il Guangdong è uno dei maggiori produttori di frutta della Cina

Una storia votata al commercio

Fin dall’epoca Tang (618 – 907 d.C.), Guangzhou (Canton) era al centro della “Via della Seta” marittima e costituiva uno snodo cruciale per il commercio di ceramica e seta verso il Medio Oriente e l’Europa. Fiorente e multiculturale, la città accoglieva più di cento mila mercanti stranieri e ospitava all’interno delle sue mura la prima moschea della Cina. Nel 1500, Guangzhou divenne una metropoli caratterizzata da forte crescita demografica, migrazioni e legami commerciali sempre più interconnessi con il resto del mondo.

La presenza straniera, specialmente francese e inglese, venne concentrata nel 1757 in un unico quartiere lungo le rive del Fiume delle Perle, secondo il “Sistema di Canton”. I mercanti stranieri, percepiti come una minaccia durante la dinastia Qing, potevano vivere e operare in Cina solamente nell’area circoscritta da questo rigido sistema.

Nonostante la chiusura imperiale, Guangzhou divenne il più importante centro produttivo e commerciale per tutte le merci da esportazione. I suoi traffici con l’Occidente furono ulteriormente facilitati dall’intercessione del porto di Macao, occupato dal 1557 dai Portoghesi.

L’area destinata ai mercanti stranieri a Guangzhou, lungo il Fiume delle Perle (1757 – 1842)

Fu in particolare l’esportazione di tè verso l’Inghilterra che contribuì ad uno spropositato accumulo di argento nelle casse di Guangzhou. Per riequilibrare i bilanci a proprio favore, gli inglesi immisero oppio di contrabbando in Cina. I divieti cinesi e l’interesse inglese affinché l’oppio continuasse a diffondersi causarono la prima Guerra dell’Oppio (1839 – 1842). L’esito della prima e della seconda Guerra dell’Oppio (1856 – 1860) con la sconfitta cinese ebbe una forte ricaduta sulla città di Guangzhou. Pur rimanendo una delle più rilevanti aree della Cina, il ruolo economico della provincia del Guangdong e del suo capoluogo fu molto ridimensionato nei decenni successivi.

Nel 1978, Deng Xiaoping lanciò il programma di riforme e di apertura che avrebbe spinto la Cina a riaffermarsi rapidamente come economia globale. All’inizio di questo progetto, fu proprio il Guangdong ad essere la provincia più interessata dalle sostanziali aperture verso il mercato internazionale. Ben tre città (Shantou, Shenzhen e Zhuhai) furono designate “Special Economic Zones” (SEZ) con condizioni particolarmente favorevoli per gli investimenti stranieri.

Grazie anche a politiche fiscali espansive, i punti di forza del Guangdong, come la sua posizione geografica e la sua identità storica, riemersero fortemente e diedero il via a un vero e proprio boom economico a partire dagli anni Novanta.

Conclusione

All’inizio del 2020, il governo provinciale del Guangdong ha annunciato un target di crescita del PIL del 6%, in calo di 3 punti rispetto al 2019. In un momento storico di forte incertezza, l’hub produttivo e commerciale è particolarmente subordinato agli effetti della guerra commerciale con gli USA e della pandemia di Covid-19.

Oggi il futuro della provincia del Guangdong sembra maggiormente proiettato verso l’innovazione tecnologica, la ricerca scientifica e l’attività finanziaria. Il fermento produttivo e commerciale, tuttavia, scorre da secoli sulle acque del delta del Fiume delle Perle e il Guangdong sembra destinato a rimanere l’affaccio privilegiato della Cina sul mondo.



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