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Richiesta brevetti: la Cina leader dal 2019

Richiesta brevetti: la Cina leader dal 2019

la cina è leader nella richiesta di brevetti

La Cina è leader nella richiesta di brevetti. Questo quanto emerge dai dati dell’organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI) recentemente pubblicati e relativi all’anno 2019.

Nel 2019 la Cina ha superato gli Stati Uniti come principale fonte di domande di brevetti internazionali presso l’OMPI. Con 58.990 domande in totale nel 2019, tramite il sistema WIPO Patent Cooperation Agreement (PCT), la Cina ha spodestato gli Stati Uniti (57.840 domande nel 2019) come primo utente del sistema PCT, diventando così il leader nella richiesta di brevetti. Il PCT aiuta a incentivare e diffondere l’innovazione, posizione che gli USA detenevano dal 1978, anno di entrata in funzione dell’organizzazione.

SOMMARIO

Le richieste di brevetti nel 2019 

La rapida crescita della Cina come depositaria di brevetti internazionali sottolinea uno spostamento del focus dell’innovazione verso oriente. “Oltre metà delle domande di PCT arrivano attualmente dall’Asia. Nel 1999, l’OMPI contava solo 276 domande da parte della Cina, mentre nel 2019 questo numero è salito a 58.990. Un aumento del 200% in soli venti anni” ha osservato Francis Gurry, Direttore Generale dell’OMPI.

Tra i primi 15 paesi per numero di richieste vi sono 12 paesi ad alto reddito e 3 paesi a medio reddito: Cina, Turchia (2.058) e India (2.053). I richiedenti con sede in Asia rappresentano il 52,4% di tutte le domande di PCT nel 2019, mentre l’Europa (23,2%) e il Nord America (22,8%) ammontano a meno di un quarto ciascuno.

Tra i primi 15 paesi, la Turchia (+ 46,7%), la Corea (+ 12,8%), il Canada (+ 12,2%) e la Cina (+ 10,6%) hanno registrato nel 2019 una crescita a doppia cifra di richieste di brevetti. Dal lato opposto, Germania (-2%) e Paesi Bassi (-3%) sono gli unici due paesi che registrano un calo nel depositare le le richieste di brevetti.

Il primato di Huawei

Per il terzo anno consecutivo, il gigante delle telecomunicazioni cinese Huawei Technologies si posiziona in cima alla lista dei depositari di brevetti. Con 4.411 richieste PCT pubblicate, si posiziona al primo posto per numero di richieste archiviate nel 2019. Seguono la giapponese Mitsubishi Electric Corp. (2.661), la coreana Samsung Electronics (2.334), l’americana Qualcomm Inc. (2.127) e la cinese GuangDong Oppo Mobile Telecommunications of China (1.927).

L’elenco dei primi dieci candidati comprende quattro società provenienti dalla Cina, due dalla Corea e una per ciascuno dei seguenti paesi: Germania, Giappone, Svezia e Stati Uniti. Tra i primi dieci candidati, sei di questi appartengono al mondo della comunicazione digitale: Ericsson, Guang Dong Oppo Mobile Telecommunications, Huawei Technologies, LG Electronics, Samsung Electronics e Qualcomm.

All’interno del mondo della ricerca universitaria nel 2019 il primato rimane americano, al quale la Cina fa seguito subito dopo. L’Università della California, infatti, copre il primo posto con 470 richieste pubblicate. Seguono a questa due università cinesi: Tsinghua University (265) al secondo posto e Shenzhen University (247) al terzo. A seguire: MIT – Massachusetts Institute of Technology (230) e South China University of Technology (164 ). L’elenco delle prime 10 università che hanno depositato le richieste di brevetti comprende cinque università degli Stati Uniti, quattro dalla Cina e una dalla Corea.

Conclusione

Mentre i brevetti sono spesso correlati alle problematiche legate alla protezione della proprietà intellettuale e della concorrenza globale, è importante ricordare i benefici a livello internazionale dell’aumento delle richieste degli stessi. Un netto aumento dell’innovazione globale significa infatti nuovi farmaci, tecnologie di comunicazione, soluzioni per le sfide che vanno aldilà delle barriere geografiche e a beneficio di tutti.



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