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Xi’an Fashion Town hub globale della moda: intervista a Miriam Pagano

Xi’an Fashion Town hub globale della moda: intervista a Miriam Pagano

Xian Fashion Town - intervista a Miriam Pagano

Nel 2017, con un investimento di 14,5 miliardi di RMB, il distretto High Tech Zone della città di Xi’an ha lanciato un progetto che punta al ruolo di hub della moda globale: la Sino-Italian Fashion town.

Costituita come una delle 35 città “a tema” che sorgeranno nell’area metropolitana di Xi’an, la Xi’an Fashion Town si sviluppa in un contesto di sostenibilità, innovazione e con un alto livello di connessione alle infrastrutture principali della città. Un progetto il cui potenziale ha attirato, e continua ad attirare, l’interesse dei maggiori player della moda a livello mondiale, inclusi, naturalmente, importanti rappresentanti della moda italiana e del Sistema Italia.

Nella convinzione che questo progetto abbia una rilevanza strategica per la cooperazione tra Italia e Cina, per uno sviluppo sempre più all’avanguardia del settore moda e per le opportunità che offre a giovani talenti e aziende, abbiamo colto l’occasione di approfondire il discorso con una persona che conosce la Fashion Town dall’interno. Abbiamo avuto infatti l’opportunità di intervistare Miriam Pagano, International Relations Manager del gruppo Chic, attualmente impegnata nella funzione di International Business Development per la Xi’an Fashion Town.

Innanzitutto, il “dove”: perché è stata scelta proprio la città di Xi’an per sviluppare una Fashion Town?

Miriam: “Xi’an è una città di straordinaria importanza storica. Oltre ad aver ricoperto il ruolo di capitale della Cina imperiale per tredici dinastie, è anche il punto di partenza dell’antica Via della Seta. Durante l’apogeo della dinastia Tang (618-907 d.C.), la capitale Chang’an (oggi Xi’an) ha sviluppato un proprio senso estetico. Ancora oggi, i cinesi considerano la moda di quel tempo una delle più caratteristiche espressioni della loro cultura tradizionale.

Il progetto Fashion Town intende rilanciare il ruolo chiave di Xi’an in questo settore. Grazie alle recenti politiche del Governo di Pechino, alla sua ubicazione strategica per lo sviluppo economico dell’area nord-occidentale del Paese, e ad una nuova era di scambi culturali e commerciali fra Italia e Cina, la città di Xi’an ha deciso di puntare sulla moda come settore chiave di entrambe le economie, italiana e cinese, per una collaborazione win-win.”

La Fashion Town punta ad integrare i concetti di moda, tecnologia e cultura in un contesto urbanistico verde, a misura d’uomo e di alto valore artistico. La città sarà circondata da un anello verde, l’International Landscape Ring, e attraversata dal canale Fenghui. Questa includerà cinque aree ispirate alla moda: una esperienziale e di consumo, una di formazione per stilisti e scuole di moda, una leisure per il tempo libero, una residenziale, e un’area verde dedicata anche all’accoglienza turistica.

Exhibition Center della Xi'an Fashion Town
La ricostruzione del Exhibition Center della Xi’an Fashion Town. Il centro della Fashion Town valorizzerà fashion technology, arte e cultura. (FFF Town)
A che punto siamo con la realizzazione della Fashion Town in questo momento? Ci sono stati rallentamenti dovuti alla pandemia di Covid-19?

Miriam: “Attualmente la Fashion Town è in fase di costruzione. Nel frattempo, a settembre 2020, abbiamo inaugurato in area downtown il Sino-Italian Fashion Hub. L’obiettivo è quello di sviluppare l’industria fashion di Xi’an e promuovere l’internazionalizzazione di questo settore. Il progetto ha ovviamente subito forti rallentamenti a causa della pandemia di Covid-19. Essendo ancora in fase di costruzione, con i cantieri rimasti chiusi per diverso tempo, le attività hanno subito una frenata. Per quanto riguarda le cooperazioni con l’Italia, la prolungata quarantena, l’incertezza e le difficoltà economiche delle aziende hanno ostacolato il lavoro di business development. Tuttavia, da quando abbiamo inaugurato il Sino-Italian Fashion Hub, l’intera macchina si è rimessa in moto.”

A partire da Novembre 2018, infatti, l’Italia ha assunto un ruolo sempre più da protagonista all’interno della Xi’an Fashion Town. Dopo una serie di accordi bilaterali tra Fashion Town e aziende italiane e una significativa presenza alla Settimana della Moda Italiana di Milano, a marzo 2019 il progetto è stato lanciato ufficialmente in Italia in occasione del Forum Bilaterale Italia-Cina sui temi della Moda e del Design.

designer emergenti selezionati dalla Fashion Town di Xi'an
Sette designer emergenti selezionati dalla Fashion Town di Xi’an hanno presentato i loro lavori alla Settimana della Moda di Milano 2019 (ALEXSTORM, F/FFFFFF, SCALE 79 STUDIO, MUKZIN, Vmajor, Zynggati e LANNERET)
Data la grande integrazione tra Xi’an Fashion Town e realtà aziendali e di formazione italiane, quali opportunità ci sono per i giovani italiani e cinesi all’interno del progetto?

Miriam: “Il sistema moda sta vivendo una fase di trasformazione globale e si sta progressivamente allontanando da vecchi paradigmi. Il progetto Fashion Town vuole riflettere e anticipare questi cambiamenti radicali puntando sui giovani talenti e mettendo al centro del suo sistema l’educazione. Attraverso un sistema di impollinazione, essa fa leva su design, arte, innovazione, antropologia, tecnologia, ambiente e responsabilità sociale per creare un nuovo modello che comprenda e riformi il settore.

In questo contesto, il Sino-Italian Fashion Hub, supportato dalla piattaforma TalentBank, ha stretto collaborazioni con diverse business school in Italia. Tra queste, la Luiss Business School, la European School of Economics, ma anche Poli.design. L’obbiettivo è di offrire agli studenti cinesi l’opportunità di studiare presso eccellenze dell’istruzione italiana. Quindi, di accedere a possibilità di lavoro presso le aziende a cui queste università e organizzazioni sono collegate.

Per quanto riguarda i giovani italiani, invece, tramite TalentBank e i progetti di urban development di Chic Group, vorremmo creare un link diretto con la Cina. Un maggiore accesso a opportunità di lavoro in progetti internazionali e cross-cultural fungerà da ponte tra il sistema industriale italiano e quello cinese.”

Oltre alla Xi’an International Fashion Town, quali altri progetti sino-italiani sono portati avanti da Chic Group per quanto riguarda il settore immobiliare?

Miriam: “Chic Group ha diversi progetti di real estate in diverse città cinesi. Oltre alla Fashion Town di Xi’an, solo per citare quelli in fase più avanzata, Chic Group sta sviluppando in collaborazione con il distretto di Lishui a Nanchino la “Sino-Italian Innovation Town“.

A Chongqing, invece, sta dando vita alla “Art Town”, in collaborazione con il gruppo cinese Yuelai. In questo caso, dopo una prima fase di riqualificazione, si prevede la nascita di un cluster artistico-commerciale. L’obiettivo è quello di esaltare la cultura locale di Chongqing innovandola, accogliendo brand, concept-store e nuovi formati retail che creino un circolo virtuoso di connessione e interazione con il network artistico-culturale internazionale.”

Sino-Italian Innovation Town nel distretto di Lishui, a Nanchino
Il progetto della Sino-Italian Innovation Town nel distretto di Lishui, a Nanchino. (Chic Italia)
Per concludere, qualche domanda che potrebbe interessare ai lettori più giovani di Bridging China, specialmente studenti e neolaureati. Riguardo alla tua professione: qual è la tua esperienza lavorativa e quale posizione ricopri nel gruppo Chic?

Miriam: “All’interno del Gruppo Chic sono International Relations Manager e, da un anno, sono anche China Coordinator di TalentBank. TalentBank è una nuova piattaforma dedicata allo sviluppo e alla valorizzazione del capitale umano. È stata concepita dal Gruppo per supportare l’avanzamento di alcuni progetti di sviluppo urbano. Attraverso la creazione di una vasta rete di partner che include università, aziende e professionisti di diversi settori, TalentBank mira a creare un ecosistema che supporti una serie di opportunità (business, impiego e formazione professionale) tra Italia e Cina.”

Di cosa ti occupi nel contesto del progetto Xi’an International Fashion Town?

Miriam: “All’interno del progetto Fashion Town seguo la parte di International Business Development. Quindi supporto diversi brand e aziende italiane, principalmente dei settori fashion e lifestyle, nel loro effettivo download all’interno del progetto. Per il loro primo step sono previste due location fisiche: un Centro Sino Italiano di Cultura e un Fashion Hub localizzati nella zona centrale del Coffee District dell’High Tech Zone di Xi’an. Qui verrà ospitato il calendario di eventi di Chic.”

Infine, come sei arrivata a questo lavoro e quali sono le skills che ti sono state richieste? È importante sapere la lingua cinese per quello che fai?

Miriam: “Ho conosciuto il Gruppo Chic quando ero in Italia, tramite il Career Day della Fondazione Italia Cina, di cui Chic è board member. Dopo aver superato tre colloqui, mi sono trasferita a Xi’an in meno di un mese. La conoscenza della lingua cinese sicuramente è un requisito fondamentale per lavorare e vivere in Cina, non solo per la comunicazione quotidiana. Infatti, la conoscenza della lingua e della cultura (specialmente della business etiquette) è molto apprezzata dai cinesi. Questa può garantire risultati migliori nel lavoro, non solo in team ma anche durante trattative con le diverse controparti cinesi.

Oltre alla conoscenza generale della Cina, le skills più importanti sono apertura mentale, tolleranza, capacità di trovare un compromesso, forte spirito di adattamento e umiltà nell’accettare circostanze e comportamenti a volte completamente lontani, se non opposti a quelli a cui siamo abituati. Non è questione di giusto o sbagliato, ma semplicemente diverso e come tale va capito e accettato. Solo così si può arrivare ad un compromesso accettabile da entrambe le parti.”

Xi’an Fashion Town International Business Development
Miriam Pagano è International Relations Manager del gruppo Chic e si occupa di International Business Development per la Xi’an Fashion Town


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2 risposte

  1. Paolo ha detto:

    si parla di opportunitá di operatori nel mondo della moda ma non mi é chiaro in che modo. come posso far fruttare la mia trentennale esperienza?

    • Margherita Azzoni ha detto:

      Salve Paolo, grazie per il suo commento. Il progetto è in evoluzione e continueremo a seguirlo in futuro dando informazioni più specifiche sulle opportunità che può aprire ad aziende e giovani, continui a seguirci per saperne di più!

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