100 anni del PCC: lo sviluppo del Partito Comunista Cinese
I festeggiamenti per i 100 anni del PCC hanno esaltato il Partito e il ruolo che esso ha avuto nel corso della storia. Le celebrazioni tenute in Piazza Tian’anmen lo hanno presentato come un modello vittorioso che ha garantito lo sviluppo del Paese e che continuerà a traghettarlo verso il futuro.
SOMMARIO
Il discorso di Xi Jinping
“Lunga vita al grande, glorioso e giusto Partito Comunista Cinese! Lunga vita al grande, glorioso ed eroico popolo cinese!”. Sono state queste le parole conclusive del discorso che il Segretario Generale Xi Jinping ha tenuto in Piazza Tian’anmen in occasione delle attesissime celebrazioni per il Centesimo Anniversario del Partito Comunista Cinese, svoltesi lo scorso 1° luglio 2021.
Il legame tra popolo e Partito, oltre ai grandi successi da esso scaturiti nel corso della storia, è stato più volte ribadito da Xi. Egli, indossando la tradizionale giacca maoista, ha ripercorso le grandi opere compiute dal PCC a partire dalla sua formazione, il 1° luglio 1921.
Effettivamente, dopo i primi anni di vita, in cui contava poche decine di membri, il PCC è cresciuto, si è rafforzato, è stato capace di compiere imprese come la Lunga Marcia (changzheng 长征) del 1934 e di vincere sui nazionalisti del più numeroso ed equipaggiato Guomindang. In tal modo, ha guidato il popolo sino alla nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949. Da quel momento, il Partito ha tenuto ininterrottamente le redini del Paese, guidandolo verso lo sviluppo che oggi lo contraddistingue.
Volgendo lo sguardo al futuro della RPC, il Segretario ha inoltre affermato: “Il Partito Comunista Cinese è sempre determinato a realizzare la grande causa del popolo cinese […]! Attraverso il ruolo guida del Partito e la coesione tra tutte le etnie dello Stato, potremo rafforzare il Paese all’insegna della modernizzazione socialista, e realizzare il sogno del grande rinnovamento del Popolo Cinese (Zhonghua Minzu weida fuxing 中华民族伟大复兴)”.
L’evoluzione ideologica
Nel corso di 100 anni, il PCC è rimasto costantemente all’apice del sistema politico, e non ha mai perso il potere conquistato, per diverse ragioni. La prima è sicuramente la lotta serrata ad ogni forma di opposizione, come dimostra la pressione che ha sempre esercitato sulla società civile e sull’intellighentia.
La seconda ragione è invece relativa alle decisioni prese alla fine degli anni 1970. Il terzo Plenum dell’XI Comitato Centrale del PCC (1978), che diede avvio alla politica di Riforme e Apertura (gaige kaifang 改革开放), rappresentò infatti un netto cambiamento rispetto al passato. Esso si configura come l’inizio del processo che ha portato all’attuale sviluppo economico del Paese. Ha inoltre stimolato il percorso di evoluzione ideologica che lo caratterizza oggi.
Nello Statuto del Partito sono presenti, infatti, oltre alle fondamenta rappresentate dall’impianto marxista-leninista e al Pensiero di Mao Zedong (Mao Zedong sixiang 毛泽东思想), i contributi ideologici dei successori del Grande Timoniere.
Pragmatismo
Il primo tra questi è la “teoria di Deng Xiaoping della costruzione del socialismo con caratteristiche cinesi” (Deng Xiaoping jianshe you Zhongguo tese shehuizhuyi lilun 邓小平建设有中国特色社会主义理论). Essa si presenta come l’insieme dei concetti che hanno giustificato la strada intrapresa con le riforme economiche, le quali erano in contrasto con il marxismo ortodosso. Il pragmatismo è forse la caratteristica che meglio descrive tale contributo, il quale legittima un percorso politico basato sulle condizioni economiche reali, più che sull’ideologia.
Tre rappresentatività
Il secondo è l’“importante pensiero delle tre rappresentatività” (‘san ge daibiao’ zhongyao sixiang‘ 三个代表’ 重要思想) introdotto da Jiang Zemin. Attraverso tale apporto teorico, il Partito diviene rappresentante non più solo della classe degli operai e dei contadini ma anche delle forze produttive più avanzate, degli orientamenti della cultura più avanzata e degli interessi della maggioranza della popolazione.
Sviluppo scientifico
Il terzo contributo è quello della “visione di sviluppo scientifico” (kexue fazhan guan 科学发展观) di Hu Jintao. Esso esprime uno sviluppo non più indiscriminato e selvaggio, ma coordinato, e armonizzato con le esigenze della popolazione.
Socialismo con caratteristiche cinesi nella nuova era
Infine, l’ultimo contributo ideologico presente nello Statuto è il pensiero di Xi Jinping del socialismo con caratteristiche cinesi nella nuova era” (Xi Jinping xin shidai Zhongguo tese shehuizhuyi sixiang 习近平新时代中国特色社会主义思想). Quest’ultimo risulta orientato verso un forte rigore ideologico, che mira ad affermare l’importanza del socialismo, considerato allo stesso livello della costruzione economica. La Cina si rivolge quindi verso una nuova epoca, in cui, attraverso lo sviluppo economico e politico, ritroverà il posto nel mondo che aveva avuto in passato. Al fine di raggiungere questi obiettivi, il ruolo del Partito è quello di essere il centro di tutto. Ovvero, controllare ogni ambito dello Stato e della società, per traghettare la Nazione verso il suo glorioso destino.
100 anni di PCC
Il forte ruolo del PCC è presentato costantemente come la ragione principale del successo della Cina negli ultimi anni. Il Partito viene infatti dipinto come promotore di innovazione e motore dell’economia socialista di mercato. È grazie alla sua leadership che la Cina avrebbe raggiunto una più equa distribuzione del reddito, una forte riduzione del divario tra zone urbane e rurali e grandi risultati nella lotta alla povertà.
Lo stesso Xi, durante il suo discorso celebrativo in Piazza Tian’anmen, ufficializza il raggiungimento della “società moderatamente prospera” (xiaokang shehui 小康社会). Essa dimostrerebbe che il “socialismo con caratteristiche cinesi” e la guida del PCC sono fondamentali nel percorso verso il benessere dell’intera popolazione.
Conclusioni
Il Partito Comunista Cinese ha attraversato diverse fasi di sviluppo nel corso della storia. Lo scorso 1° luglio è stato esaltato da Xi come la forza che ha guidato lotte e sacrifici necessari per raggiungere la ricchezza della Nazione. Lo sviluppo ideologico del PCC all’insegna del “socialismo con caratteristiche cinesi” ha garantito, sebbene con enormi contraddizioni interne, un percorso di rafforzamento economico e geopolitico senza precedenti, grazie al costante adattamento che, appunto, è avvenuto dal punto di vista ideologico in 100 anni di. Resta da vedere per quanto ancora il Partito potrà adattarsi, e con quali conseguenze, ai cambiamenti che la storia porrà inevitabilmente lungo il suo percorso.
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Fonti:
- Xinhua
- Masi, Edoarda, Breve Storia della Cina Contemporanea, Laterza, Bari, 1979.
- Sullivan, Lawrence R, Historical Dictionary of the Chinese Communist Party. Historical Dictionaries of Religions, Philosophies, and Movements, Scarecrow Press, Lanham, 2012.
- Lamperti, Lorenzo, “Quando si pensa di conoscerla, la Cina sorprende”, Il Manifesto, internet ed., 14 luglio 2021.
- Hu, Angang, “Making China stronger in the new era”, China Today, n. 12, dicembre 2017, pp. 42-45.
L’obiettivo di comprendere le complesse dinamiche politiche e sociali della Cina contemporanea ha motivato il mio intero percorso e mi ha portato prima a studiare presso la Zhejiang Daxue di Hangzhou e poi a specializzarmi in Lingue e Civiltà Orientali all’Università La Sapienza di Roma.