Torino | Pechino

Il calcio vola verso la Cina

Il calcio vola verso la Cina

Il calcio vola verso la Cina

Il calcio vola verso la Cina: la FIFA assegna al gigante asiatico l’organizzazione dei nuovi Mondiali di calcio per club. La decisione del Consiglio Direttivo Fifa, è stata resa nota al pubblico proprio a Shanghai il 24 ottobre scorso durante una conferenza stampa.

La nuova competizione

La nuova – e redditizia – competizione calcistica è una novità nel suo genere e mira ad allargare il numero di club di calcio che vi parteciperanno. Una “decisione storica per il calcio” – ha commentato il presidente FIFA Gianni Infantino. Il nuovo torneo andrà in sostituzione della Confederation Cup per nazionali, che si svolge l’anno prima dei mondiali di calcio, e del Mondiale per club, che attualmente si gioca a dicembre. 

Sulla base delle parole del numero uno della Fifa, la Cina è stato l’unico paese ad essersi proposto per ospitare il torneo. Questo non sorprende, soprattutto se si considerano i grandi sforzi che la Cina sta facendo per avvicinare i cittadini cinesi alla cultura dello sport.

Non solo Kung-fu e arti marziali

Storicamente, l’attività sportiva maggiormente popolare nell’antica Cina era la ginnastica. Da quest’ultima può essere fatto risalire sia lo sviluppo in Cina delle arti marziali (la tipologia più famosa, sicuramente il Kung-Fu), sia la tradizione acrobatica degli artisti del circo cinese.

Da qualche anno a questa parte, però, sta crescendo in Cina l’interesse verso attività che vanno al di là delle discipline tradizionali. La popolarità del calcio e della pallacanestro è in continua ascesa. Lo dimostrano le numerose scuole di calcio (Juventus e Inter, ad esempio) che hanno aperto una filiale in Cina con lo scopo di attirare nuovi allievi, tramite promozione online e offline.

Non mancano, inoltre, gli esempi di grosse cifre investite in squadre di calcio europee. Tra il 2014 e il 2017 fondi e imprenditori cinesi hanno investito più di 2 miliardi e mezzo di euro in squadre di calcio europee, tra le quali i due club di Milano, il Milan e l’Inter.

Nonostante il governo abbia ora dato un freno a questo tipo di investimenti considerati “irrazionali”, la curiosità della Cina verso “nuovi” sport non diminuisce. Il calcio – ma non solo – vola quindi verso la Cina. Potrebbe quindi questa dare la spinta verso nuove opportunità commerciali per le aziende italiane che si affacciano al gigante asiatico?



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