Torino | Pechino

Mega-city clusters: la nuova urbanizzazione cinese

Mega-city clusters: la nuova urbanizzazione cinese

mega city cluster

I mega-city clusters rappresentano la nuova strategia di urbanizzazione della leadership cinese per guidare il paese nella “Nuova Era” di sviluppo economico.

Mega-city clusters

Dagli anni ’80, a seguito dell’apertura, l’urbanizzazione della Cina è cresciuta a ritmo esponenziale, tale che ad oggi le previsioni indicano che circa un miliardo di cinesi vivrà nei centri urbani entro il 2030. In aggiunta al trend storico, negli anni la leadership cinese è più volte intervenuta con politiche ad hoc a regolare lo sviluppo urbano.

Tra le ultime campagne urbanistico-infrastrutturali adottate, tra le più d’impatto per l’urbanizzazione della Cina, è stato il 13° Piano Quinquennale (2016-2020) della Repubblica Popolare Cinese. Il Piano prevede la creazione di 19 mega-city clusters urbani in tutta la nazione. Si tratterebbe di creare dei concentrati urbani raggruppando tre o più metropoli, in aggiunta alle cittadine minori più vicine.

Tra le 19 aree selezionate, è stata data priorità allo sviluppo di tre aree in particolare: il mega-cluster Beijing-Tianjin-Hebei (Jing-Jin-Ji) nel nord; l’area Yangze River Delta, comprendente Shanghai, Suzhou e Nanjing; il cluster Pearl River Delta, con Guangzhou, Hong Kong e Shenzhen (leggi il nostro approfondimento su Greater Bay Area).

City Clusters in the PRC
Fonte: National Development and Reform Commission, 13th Five-Year Plan, 2016

I benefici dei clusters

La creazione dei clusters da parte della leadership cinese si rifà alla teoria economica riguardante i benefici derivanti dagli agglomerati (agglomeration benefits) secondo cui ad una maggiore grandezza delle aree urbane si accompagna una più alta attività economica.

Da un lato, i clusters urbani favorirebbero l’aumento della produttività delle aziende dell’area grazie alla creazione di catene di approvvigionamento specializzate. Dall’altro, favorirebbero l’innovazione e lo scambio di conoscenze grazie all’effetto di spillover. Quest’ultimo meccanismo è di fondamentale importanza per la leadership cinese, nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di “Made in China 2025” e “Industry 4.0”.

Inoltre, le mega regioni favorirebbero l’occupazione. Infatti, un mercato del lavoro più integrato permetterebbe alla domanda e all’offerta di lavoro di incontrarsi più efficacemente.

Il piano per modernizzare l’economia

La creazione di clusters è parte integrante del piano di modernizzazione della leadership cinese, che prevede la transizione da un’economia basata sull’export e un alto numero di investimenti stranieri, ad una trainata dalla domanda interna. Un piano di massima importanza nell’attuale contesto di rallentamento economico del commercio globale. Alcune proiezioni prevedono così che il 90% dell’attività economica cinese si concentrerà in queste aree.

Verso l’implementazione dei mega-clusters

A livello internazionale, tali mega-city clusters non sono unici: esistono in Europa, in Giappone (la “Tokaido Megalopolis”) e negli Stati Uniti (Silicon Valley). L’eccezionalità del caso cinese risiede nelle sue dimensioni senza precedenti.

Tuttavia, questo pone dei problemi di connettività all’interno dei cluster e tra gli stessi. Senza l’infrastruttura di trasporti che permettano lo spostamento quotidiano di un grandissimo numero di lavoratori, infatti, i benefici economici derivati dall’aggregazione non si realizzerebbero. In questa direzione, la leadership cinese ha già messo in atto più investimenti infrastrutturali in tutta la nazione, come le nuove linee ad alta velocità.

Inoltre, la creazione dei mega-clusters pone degli ulteriori problemi di governance, soprattutto a livello locale. L’approccio top-down del governo centrale sembra infatti lasciare poco spazio alla governance orizzontale dei governi locali, che invece hanno alle spalle quarant’anni di competizione per l’appropriazione di risorse per lo sviluppo economico. Sussiste pertanto il pericolo della frammentazione, in direzione totalmente contraria a quella pianificata.

Conclusioni

In conclusione, ad oggi il governo cinese sembra aver raggiunto dei buoni risultati nello stabilire apposite politiche top-down e progetti infrastrutturali per la creazione dei mega-city clusters. In futuro, la leadership cinese si dovrà però confrontare con la necessità di armonizzare la governance locale e attuare le riforme necessarie, soprattutto riguardanti la mobilità dei lavoratori. 



LEGGI ANCHE :

© Riproduzione riservata



Fonti:

Seguici anche sui social