Torino | Pechino

Responsabilità sociale in Cina

Responsabilità sociale in Cina

Responsabilità sociale in Cina

La responsabilità sociale in Cina, anche se lentamente, si prospetta essere un fenomeno in crescita. Si contraddistingue, però, da quello in occidente. Infatti, l’input arriva direttamente dal governo e non dai consumatori.

Le supply chain sono sempre più allungate e frammentate su scala globale e presentano un pulviscolo eterogeneo di grandi imprese di produzione. Fornitori, subfornitori, piccoli laboratori e lavoratori informali sono connessi nella produzione di prodotti di tutti i settori. Non sempre, però, i consumatori sono consapevoli che proprio lungo le catene di fornitura si annidano i più gravi rischi di violazioni dei diritti umani, di sicurezza e inquinamento ambientale. 

Il concetto, prevalentemente occidentale, di responsabilità sociale (CSR) sta incominciando a emergere anche in Cina, per anni definita la “fabbrica del mondo” e spesso coinvolta in discorsi inerenti alla responsabilità sociale. Recentemente alcuni studi hanno dimostrato come, rispetto a una decina di anni fa, il numero di report sulla CSR fatti da aziende cinesi sia triplicato fino a raggiungere circa 600 imprese. Ciò è particolarmente importante per le aziende quotate nelle borse di Shanghai e Shenzhen: il livello di CSR ne influenza infatti i titoli. 

Il caso di Wangjiang

I passi verso aziende più responsabili sono particolarmente evidenti nella regione dell’Anhui. La contea di Wangjiang era stata classificata nel 2017 come una tra le nove più povere in Cina. Da quel momento, una serie di politiche governative e incentivi per le aziende hanno preso piede portando a una drastica riduzione del livello di povertà.

Sulla scia delle direttive nazionali applicate in tutta la Cina, rispetto ai profitti economici le aziende locali prestano “maggiore attenzione ai benefici sociali da offrire ai lavoratori locali”. In questo modo si impiega la forza lavoro del posto abbattendo il livello di precarietà. 

Le politiche governative offrono supporto nell’organizzazione di training per sviluppare le competenze specialistiche e rendere i dipendenti qualificati. La fiorente economia dell’area di Wangjiang ha portato, inoltre, a donazioni filantropiche per la costruzione di scuole e asili. 

Un trend lentamente in crescita

Negli ultimi anni c’è un crescente interesse da parte delle aziende cinesi a implementare politiche di CSR integrandole alle operazioni aziendali. In Cina si presta al momento particolare importanza agli aspetti legati all’ambiente, viste le pressioni a livello internazionale sotto quest’aspetto.

Una cosa importante da comprendere è però che queste azioni partono dallo Stato e non dai consumatori. La partecipazione governativa nelle aziende cinesi è molto alta e questo fortifica l’azione del governo nel plasmare le azioni di CSR all’interno della cultura aziendale. Molti amministratori delegati di aziende importanti hanno, infatti, un rapporto diretto con il PCC che ne influenza di conseguenza le politiche. Molto spesso il pubblico non è nemmeno a conoscenza dei piani di CSR delle aziende: essi non vengono né condivisi né pubblicizzati. 

È importante, inoltre, considerare cosa guida l’incremento di politiche di CSR in Cina. Il rapido sviluppo economico del Paese negli ultimi anni, in particolare verso nuovi mercati, ha attirato un numero rilevante di critiche a livello internazionale. Le accuse di neocolonialismo verso i Paesi africani e le poche norme a rispetto dell’ambiente e diritti umani a livello interno hanno portato a una maggiore sensibilità verso la responsabilità sociale. 

In conclusione

Possiamo dire che la Cina non è ancora in prima linea nell’attuazione della CSR, ma prospetta sicuramente dei miglioramenti in vista soprattutto dello sviluppo del Paese. Si può, infatti, ipotizzare che a una crescita economica corrisponda anche una maggiore sensibilizzazione verso la cultura civica. 

Sebbene embrionale, le nozioni di filantropia, volontariato e responsabilità sociale delle aziende incominciano ad emergere nel panorama sociale del Paese, supportate da un’economia fiorente e più attenta al sociale. Alcune domande però sorgono: la CSR sarà solo un altro modo di attuare le politiche governative, oppure l’opinione pubblica potrà influenzare le decisioni strategiche delle imprese?



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