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Zhongguancun: la “Silicon Valley” cinese

Zhongguancun: la “Silicon Valley” cinese

Zhongguancun, la “Silicon Valley” cinese

Zhongguancun, denominato la “Silicon Valley” cinese, è il polo d’innovazione di punta della Cina. Nato per promuovere l’industria hi-tech nazionale, è cresciuto fino a diventare un hub d’influenza internazionale nel campo dell’incubazione delle startup. Finanziata dalla leadership di Pechino, rappresenta uno dei punti focali per la strategia di modernizzazione dell’economia cinese.

 La “nuova era” della modernizzazione cinese

Durante lo scorso 19° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, il presidente Xi Jinping ha annunciato l’ingresso della Cina nella nuova era del socialismo con “caratteristiche cinesi”, nominando lo sviluppo “di alta qualità” come punto chiave per raggiungere l’obbiettivo di costruire una “società moderatamente prospera” entro il 2020. La bandiera ideologica, tra le altre cose, riporta alle mire della leadership cinese di transitare da una crescita economica basata sul settore manifatturiero ad alta intensità di lavoro ad una trainata dalla tecnologia e dall’innovazione, ad alta intensità di capitale.

Inoltre, la necessità di supportare l’innovazione “domestica” è stata ulteriormente esacerbata dalla guerra commerciale in atto con gli USA, tra i quali punti di contesa è proprio la crescita cinese nell’industria ad alta tecnologia, in concorrenza con gli Stati Uniti. Investire nell’innovazione è dunque uno degli imperativi economici della leadership cinese: a riprova, basti pensare alle strategie “Made in China 2025” e “Industry 4.0”.

La “Silicon Valley” cinese

Zhongguancun, la cosiddetta “Silicon Valley” cinese, ha sede nel distretto pechinese di Haidian. A trent’anni dalla sua fondazione, quando divenne la prima pilot zone per l’industria hi-tech, il polo d’innovazione è sede di diverse aziende e startup. Tra le applicazioni cinesi di maggior successo nazionale ed internazionale nate a Zhongguancun si trovano DiDi, TikTok e JD.com. Inoltre, è sede degli uffici di Google, Intel, Sony e molti altri.

La creazione di un tale polo è la risposta di Pechino ai sempre crescenti investimenti nelle aziende ad alta tecnologia registrati negli ultimi dieci anni. Zhongguancun si pone quindi come promulgatore e beneficiario di questo “boom tecnologico”, con un business riguardante principalmente il dinamicissimo mercato dei servizi digitali.

Una culla per l’innovazione

Le aziende ospitate godono della vicinanza con i centri di potere cinesi e le conseguenti politiche preferenziali, tra le quali benefici sulla tassazione, sostegno finanziario e politiche di visto più rilassate per attirare talenti stranieri. Inoltre, la posizione in prossimità delle migliori università e centri di ricerca cinesi, tra le quali Peking University e Tsinghua, permettono il facile assorbimento di nuovi talenti. Da non sottovalutare anche il fatto che l’espansione nei distretti vicini sfrutta la vicinanza tra venture capitalists, aziende hi-tech, incubatori d’innovazione e centri manifatturieri della capitale cinese per garantire il successo delle aziende presenti.

Innovazione “domestica”, ma globalizzata

Dal 1988, Zhongguancun è riuscito con successo a diventare un centro d’innovazione nazionale d’influenza globale. Ad oggi Zhongguancun ospita circa la metà delle startup cinesi cosiddette “unicorn, ovvero valutate a più di un miliardo di dollari secondo CB. Nella lista corrente di 402 aziende, 97 unicorn sono cinesi, paese secondo solo agli Stati Uniti, con 197 startup. Le prime due aziende per valore sono cinesi. Inoltre, tutte le aziende cinesi presenti tra le prime dieci startup di maggior quotazione, hanno avuto o hanno ancora sede a Zhongguancun.

Classifica delle top ten startup valutate oltre il miliardo di dollari per CB,
Fonte: CB, The Global Unicorn Club.

Secondo il report annuale di Expert Market, dal 2017 Pechino è la prima città al mondo per le infrastrutture a supporto delle aziende hi-tech, e per i connessi costo della vita e salari. Precisamente, Pechino con Zhongguancun ha raggiunto il primo posto per l’accesso a finanziamenti nelle prime fasi di progettazione, per l’ambiente a supporto delle startup e 2° per il costo della vita.



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