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Pagare con il riconoscimento facciale è già realtà in Cina

Pagare con il riconoscimento facciale è già realtà in Cina

pagare con il riconoscimento facciale

Pagare con il riconoscimento facciale è già realtà in Cina. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.

SOMMARIO

Oggigiorno il nostro smartphone è considerato un estensione del nostro corpo: appuntiamo la sveglia al mattino, organizziamo le nostre giornate, ci teniamo in contatto con amici e parenti, parliamo con clienti, ci informiamo e studiamo. Chi è stato nella Terra di Mezzo recentemente, saprà che in Cina più che in altri luoghi, lo smartphone è ormai l’unico elemento veramente essenziale per poter vivere e sopravvivere ogni giorno. Infatti, oltre alle azioni appena menzionate, attraverso poche app è possibile effettuare ogni genere di pagamenti e assolvere ad ogni tipo di incombenza giornaliera: pagare le bollette, la colazione, il ristorante, il taxi, e così via. Ma ciò che ad un europeo potrebbe già sembrare abbastanza futuristico, in Cina potrebbe subire un ulteriore step up: il pagamento tramite smartphone potrebbe presto essere sostituito dal pagamento tramite riconoscimento facciale.

Smile to Pay

Smile to Pay è una delle ultime tecnologie sviluppate da Ant Financial, la filiale finanziaria di Alibaba. Mentre la cashless revolution in Europa si inizia appena a intravedere all’orizzonte, in Cina il pagamento con smartphone potrebbe essere presto superato da quello con riconoscimento facciale.

La tecnologia era stata già annunciata durante il CEBIT del 2015 ed è stata lanciata per uso commerciale nel 2017, perfezionata con un algoritmo in grado di prevenire le frodi e le falsificazioni d’identità. Smile to Pay si affida alla tecnologia Face++ e funziona attraverso Dragonfly, un apposito POS progettato da Alipay.

pagare con il riconoscimento facciale

KPRO di KFC a Hangzhou, la città base di Alibaba, è stato il primo ristorante in cui è stato possibile pagare con il riconoscimento facciale dal 2017. Smile to Pay si attiva su Alipay, l’app di pagamento che attualmente conta 1 miliardo di utenti. Il processo di pagamento è davvero semplice: basta guardare nella telecamera 3D al momento del checkout e lasciarsi scannerizzare il volto. Rapido e sicuro. Per i più diffidenti è anche possibile attivare la verifica del numero di telefono associato all’account Alipay come ulteriore misura di sicurezza.

Di seguito un video dimostrativo di Alibaba:


Riassumendo, per pagare con il riconoscimento facciale occorre:

  1. Registrare il proprio volto all’interno di Alipay
  2. Guardare nella telecamera 3D collegata a Dragonfly
  3. Premere il tasto di conferma pagamento
  4. Inserire il numero telefonico associato ad Alipay (opzionale).

Il futuro?

In Cina il riconoscimento facciale ha già diverse altre applicazioni oltre al settore commerciale. Da tempo è infatti impiegato dalle forze dell’ordine nella loro azione di monitoraggio del comportamento dei cittadini. Ad esempio è usato per monitorare l’attraversamento sulle strisce.

Questa nuova tecnologia ha trovato applicazione anche nel sistema dei trasporti cinese. Dall’ottobre 2018, l’aeroporto di Shanghai Hongqiao ha introdotto il riconoscimento facciale ai controlli di sicurezza, che permette una procedura di check-in interamente self-service in letteralmente un minuto e mezzo. Ad aprile 2019 è stata inoltre inaugurata la prima linea metro con riconoscimento facciale a Jinan nella provincia dello Shangdong che permette il passaggio ai tornelli di 30-40 persone al minuto, con un tasso di errore di uno su un milione.

In uscita un video riguardo al riconoscimento facciale sul nostro canale Instagram.

Questo tipo di tecnologia tuttavia, nonostante le applicazioni “futuristiche” sopra menzionate, desta delle preoccupazioni negli Stati Uniti.



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