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La vita in Cina dopo la quarantena

La vita in Cina dopo la quarantena

la vita dopo la quarantena

Com’è la vita in Cina dopo la quarantena? Immersi come siamo adesso in uno scenario inedito ed improvviso, la cosa più difficile è immaginare come riprenderà la vita dopo la pandemia. In Cina, dove tutto ha avuto inizio, la quarantena è ormai terminata e la vita sta lentamente tornando alla normalità. Wuhan, città focolaio del Coronavirus, ha allentato il lock-down l’8 aprile, dopo 76 giorni di isolamento.

SOMMARIO:

La vita a Wuhan dopo la quarantena

La città di Wuhan sta facendo i suoi primi passi verso la normalità, ma un completo ritorno alla vita prima dell’emergenza Coronavirus sembra ancora lontano. Ad oggi è possibile uscire di casa, ma ancora con molte limitazioni. Alcune zone della città sono ancora in quarantena, così come anche alcune strade restano chiuse. In molti sono tornati a lavorare e per spostarsi in città c’è l’uso obbligatorio della mascherina. Le scuole nella regione dello Hubei restano ancora chiuse, si parla di un possibile rientro tra i banchi intorno al mese di luglio.

Ad oggi il 94% delle attività nella città sono nuovamente in funzione, pur rispettando ancora molte ristrettezze. I negozi più piccoli di alimentari così come i tabacchi espongono la loro merce all’esterno per evitare l’affollamento in spazi piccoli. I ristoranti sono aperti, ma fanno solo servizio d’asporto. Una realtà in cui si potrà uscire a mangiare con gli amici sembra ancora molto distante.

Il resto della Cina dopo la quarantena

Nelle altre regioni del paese la vita sembra essere quasi tornata alla normalità. Il 20% delle province cinesi ha riaperto le scuole e le persone sono libere di poter andare a mangiare in locali e a fare shopping nei centri commerciali. Nelle città più importanti, come Shanghai e Pechino, esiste un coprifuoco: locali e ristoranti chiudono ancora presto la sera.

Prima di entrare in un ufficio, in un centro commerciale o ristorante viene misurata la temperatura ed è obbligatorio l’uso della mascherina. In molti locali è cambiata la disposizione dei tavoli per rispettare le norme di distanziamento sociale e così anche il numero di persone all’interno è diminuito. La vita in Cina è tornata alla normalità dopo la quarantena, anche se con molti cambiamenti perché si ha ancora paura di una ricaduta.

Che cos’è l’Health Code?

Nella città di Hangzhou, patria di Alibaba, era già in vigore da febbraio l’utilizzo di un codice QR che indicasse lo stato di salute delle persone. Ad oggi questo sistema è utilizzato in altre 200 principali città della Cina, tra cui anche Wuhan. Per spostarsi all’interno del paese è necessario mostrare questo codice, così come è anche obbligatorio averlo per entrare in alcuni edifici.

È molto semplice ottenerlo tramite l’applicazione Alipay, condividendo le proprie informazioni con le autorità. In base alla provenienza, lo stato attuale di salute od il possibile contatto con persone considerate infette il codice può essere verde, giallo o rosso. Se il codice che appare sul telefonino è verde, è possibile viaggiare senza problemi, se invece è rosso la quarantena di 14 giorni è obbligatoria.

Health Code Alipay

Come funzionano gli spostamenti in Cina oggi

Questo Health Code è anche un modo efficace per monitorare tutti gli spostamenti all’interno del paese. Sempre tramite questa applicazione, se viene registrato un caso infetto su un treno, tutti i passeggeri dello stesso treno avranno il codice rosso e dovranno fare la quarantena.

Le stazioni dei treni e le metropolitane delle maggiori città cinesi sono di nuovo affollate come era prima dell’epidemia, ma ci sono anche controlli più rigorosi. Ad oggi è possibile spostarsi solamente all’interno del paese, tutti i voli internazionali per e dalla Cina sono fermi. Gli ultimi arrivati in Cina dall’estero i primi di Marzo sono dovuti passare attraverso una quarantena di 14 giorni in strutture attrezzate. Chi è atterrato dall’estero è stato registrato e scortato in alberghi attrezzati per la quarantena, così da essere monitorato con un controllo della temperatura quotidiano.



In Italia ed Europa parliamo già liberamente di una fase 2, che dovrà essere graduale per evitare una ricaduta del virus. La normalità sembra ancora molto lontana, ma lentamente ci stiamo muovendo verso una stabilità della curva dei contagi.



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