Two sessions 2020: cosa c’è di nuovo
Lo scorso giugno si sono tenute le Two Sessions 2020, un importante evento politico per determinare la futura agenda politica del governo cinese.
SOMMARIO:
Le Two Sessions 2020
Lo scorso primo giugno 2020 ha segnato l’inizio della Two Sessions 2020, l’incontro annuale tra le due organizzazioni che prendono decisioni a livello nazionale in Cina: la Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese (Chinese People’s Political Consultative Conference), che è il comitato consultivo del governo cinese, e il Congresso Nazionale del Popolo, il suo organo legislativo. Generalmente le Sessioni si svolgono a marzo, tuttavia questa edizione si è tenuta in ritardo di due mesi, a causa della pandemia COVID-19.
Durante le Two Sessions viene presentato il Work Report del governo rispetto agli obiettivi posti l’anno precedente. Inoltre, le Sessioni rappresentano un’importante cartina tornasole per individuare quali saranno le priorità del governo cinese per il futuro, le macro-politiche che verranno adottate, nonché l’obiettivo di crescita del PIL per l’anno successivo. Queste caratteristiche rendono le Two Sessions un evento politico di particolare importanza per gli osservatori internazionali.
Nel 2020 è particolarmente importante, in quanto quest’anno segna la fine del piano quinquennale corrente e la base per la costruzione del piano quinquennale successivo (2021-2015). Quest’anno, nella seconda giornata delle Two Sessions, il premier Li Keqiang ha presentato il Work Report per l’anno 2019, inclusi i primi mesi del 2020.
Il premier Li Keqiang ha anche individuato “Tre Battaglie” verso le quali gli sforzi del governo si concentreranno e attorno alle quali si è discussa l’agenda politica da adottare:
- Prevenzione e risoluzione dei rischi economici;
- Riduzione della povertà;
- Controllo dell’inquinamento.
No target di crescita del PIL
Come menzionavamo nella puntata “Coronavirus sei mesi dopo: effetti su economie e ecommerce in Cina” di #15MinutiDiCina, la più grande novità delle Sessioni del 2020 riguarda il mancato annuncio degli obiettivi di crescita del PIL per il 2020. Durante il suo intervento, il premier cinese ha infatti dichiarato che non saranno previsti target di crescita data l’alta incertezza dell’economia e del commercio globale causata dagli effetti mondiali della pandemia COVID-19.
Diversi osservatori hanno individuato in tale annuncio il riconoscimento, da parte del governo cinese, che nel 2020 la Cina rallenterà ulteriormente la sua crescita economica. Inoltre, potrebbe segnalare un potenziale abbandono della pratica di annunciare gli obiettivi di crescita del PIL, a favore di altri target di crescita economica.
Sviluppo economico e sviluppo sostenibile
È stato inoltre annunciato un pacchetto di stimolo fiscale del valore di 3.6 trilioni RMB (ca. 506 miliardi USD) per la ripresa economica e a sostegno dell’occupazione. Il pacchetto comprenderà l’emissione di “buoni del tesoro speciali” per un valore di 1 trilione RMB (ca. 140 miliardi USD) e l’innalzamento della quota permessa di buoni dei governi locali (fino a 3,75 trilioni RMB, ca. 527 miliardi USD).
I buoni facilitano l’investimento infrastrutturale, una strategia di stimolo economico già sfruttata dal governo cinese a seguito della crisi economica del 2008. Per sostenere la spesa fiscale, il governo ha previsto che il disavanzo fiscale nel 2020 aumenterà fino al 3,6% del PIL, un massimo storico.
Il Report ha ribadito l’impegno del governo a eliminare le ultime sacche di povertà nella Cina rurale entro il 2020, obiettivo posto dal presidente Xi Jinping già nel 2010. L’ottica rimane focalizzata sul passaggio da un’economia basata sull’export manifatturiero a una basata sulla domanda interna e prodotti ad alta tecnologia. Gli investimenti riguarderanno dunque per la maggiore l’ambito dell’high-tech, come la tecnologia 5G, Intelligenza Artificiale e Big Data.
Inoltre, con l’annuncio della nuova legge sull’energia, è stata data enfasi alle iniziative green e alla protezione ambientale. La nuova legge dà priorità all’uso di fonti energetiche rinnovabili.
Infine, il premier Li ha annunciato nuovi e maggiori investimenti in ambito sanitario, nuovi sforzi per il rafforzamento della Rule of Law e la nuova legge di sicurezza nazionale per Hong Kong.
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Fonti:
Neolaureata in Scienze Internazionali presso l’Università di Torino e la Zhejiang University. Della Cina, ricerco le strutture politiche ed economiche sottese alle notizie di ogni giorno. Qui, le condenso in 400 parole.