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Hainan Free Trade Port cinese: annunciato il nuovo piano per il 2035

Hainan Free Trade Port cinese: annunciato il nuovo piano per il 2035

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Il governo cinese ha pubblicato un piano di policies atto a stabilire un Free Trade Port (FTP) nell’isola di Hainan, già la più grande Zona Economica Speciale del paese, entro il 2035. Il piano punta a rendere la provincia un sistema portuale commerciale incentrato sulla liberalizzazione e facilitazione dei flussi di beni, servizi e capitali integrato nell’economia globale.

SOMMARIO:

Rilancio della politica delle Zone Economiche Speciali

Lo scorso 1° giugno 2020, il Consiglio di Stato della RPC e il Comitato Centrale del PCC hanno pubblicato il “nuovo piano per la costruzione del Free Trade Port di Hainan”. Il piano era stato annunciato in precedenza dal presidente cinese Xi Jinping durante una visita istituzionale ad aprile 2018.

Il progetto è la svolta più recente nello sforzo costante di Pechino di avanzare l’integrazione dell’economia cinese all’interno del sistema economico internazionale. Al fine di allinearsi con le norme internazionali, il governo di Hainan avrà una maggiore flessibilità in ambito legislativo. In particolare, il governo si è impegnato a semplificare le norme riguardanti l’investimento estero e la protezione dei diritti di proprietà intellettuale.

Il piano è un perfetto esempio della filosofia di riforma economica promossa da Deng Xiaoping dell’attraversare il fiume toccando le pietre, ovvero testare le riforme all’interno di progetti pilota prima di espanderle a livello nazionale. Il Free Trade Port di Hainan si inserisce quindi all’interno di un’eredità storica di introduzione dell’economia di mercato risalente all’apertura del 1978, quando le prime Zone Economiche Speciali vennero introdotte sul suolo cinese.

“Costruire un sistema aperto, competitivo a livello internazionale”

Il piano per la costruzione del Free Trade Port di Hainan è diviso in due fasi, da portare a compimento entro il 2025 e il 2035. Durante la prima fase, verranno introdotti i principi fondamentali per la liberalizzazione economica. Tra questi, la facilitazione del libero scambio di fattori di produzione tramite la graduale rimozione di tariffe e barriere non-tariffarie quali quote e licenze. Inoltre, nella provincia verrà applicata un’aliquota d’imposta sul reddito limitata al 15% (minore rispetto al FTP di Hong Kong, al 17%).

Entro il 2035, il governo cinese prevede di rifinire l’integrazione del FTP nel sistema globale. In particolare, attraverso l’ottimizzazione delle policy a sostegno del libero scambio e il rafforzamento della rule of law. Il vicedirettore della People’s Bank of China ha annunciato che il governo incoraggerà gli istituti finanziari commerciali a sviluppare competenze allineate con i mercati finanziari internazionali. In particolare, un minore controllo nei flussi di capitale inbound e outbound.

Key Policies

  • Sistema di doppia dogana: una “prima linea” di controllo delle merci in entrata nella PRC presso il FTP di Hainan. Le merci saranno esenti dal pagamento dei dazi, IVA e imposte sul consumo a seconda di liste ancora in fase di stesura. Le merci provenienti da Hainan e dirette verso la Cina continentale (la “seconda linea”) saranno esentate da ulteriori dazi qualora non contengano materiali d’importazione. Nel caso le merci contengano materiali d’importazione, potranno ancora essere esentate da dazi qualora il valore aggiunto dalla lavorazione sull’isola superi il 30%.
  • Sistema di approvazione degli investimenti semplificato. Il viceministro del commercio Wang Shouwen ha annunciato che entro l’anno sarà pubblicata la lista di industrie verso le quali gli investimenti verranno limitati o proibiti. Al di fuori di questa lista (secondo il sistema di “Negative Lists”) a tutti gli investitori stranieri verrà garantito un eguale trattamento rispetto agli investitori nazionali. Ovvero, la libertà di investire senza la previa approvazione formale del Ministero del Commercio cinese o la concessione di licenze. Le industrie indicate nella negative list rimarranno comunque accessibili agli investitori stranieri partecipanti ad una Joint Venture con un’azienda locale.

Conclusioni

L’istituzione del Free Trade Port nella provincia di Hainan rientra nella strategia di Pechino di transitare verso un’economia basata sull’innovazione, con focus sulla sostenibilità e sulle tecnologie high-tech. Inoltre, la costituzione del FTP rappresenta il tentativo di creare un hub commerciale geograficamente e demograficamente maggiore rispetto ai poli regionali di Hong Kong e Singapore.

Diversi osservatori hanno espresso la preoccupazione che il nuovo FPT priverebbe Hong Kong del primato di hub commerciale della regione. In particolare, perderebbe di attrattiva per le multinazionali straniere che beneficiano dell’accesso preferenziale al mercato cinese attraverso Hong Kong.

La pubblicazione del piano segue anche l’annuncio da parte degli Stati Uniti di togliere ad Hong Kong lo status speciale per il libero commercio, in risposta alla nuova legge di sicurezza pubblicata da Pechino. A queste osservazioni, il governo cinese ha risposto che il FTP di Hainan sarà complementare, e non in concorrenza, rispetto al sistema della “Greater Bay Area”, comprendente la provincia del Guangdong e le città di Hong Kong e Macao.



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