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Rientro in Cina: aggiornamenti

Rientro in Cina: aggiornamenti

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Ci sono alcuni aggiornamenti riguardanti il rientro dei cittadini stranieri residenti in Cina. Gli aggiornamenti risalgono allo scorso 19 Agosto e segnano un’ulteriore apertura della Cina dopo le chiusure e le limitazioni di viaggio dopo l’inizio dell’emergenza COVID-19. In data 19 Agosto 2022, un Comunicato ufficiale dell’Ambascaita Cinese in Italia ha delineato infatti le nuove disposizioni per il rientro degli studenti italiani in Cina.

SOMMARIO

Ricapitolando

Lo scorso 26 Marzo 2020, il Ministero degli affari esteri cinese e l’Amministrazione Nazionale per l’immigrazione avevano sospeso temporaneamente l’ingresso dei cittadini stranieri in possesso di visti erogati prima del 28 Marzo 2020. La scorsa estate, la Cina ha provveduto ad allentare alcuni dei regolamenti emessi per contenere pandemia e la situazione risulta ancora oggi in fase di evoluzione. Vediamo come.

Che cosa è cambiato ad oggi

A partire dalle 0:00 del 28 settembre 2020, i cittadini stranieri in possesso di un permesso di soggiorno cinese valido per lavoro, questioni personali o ricongiungimento familiare possono entrare in Cina senza necessità di richiedere nuovi visti.

Se le suddette tre categorie di permessi di soggiorno detenuti da cittadini stranieri sono scaduti dopo il 28 marzo 2020, i titolari possono richiedere i relativi visti presentando i permessi di soggiorno scaduti ed il relativo materiale alle ambasciate o ai consolati cinesi a condizione che lo scopo della visita in Cina rimanga invariata. Non è più necessario ottenere la Lettera d’Invito PU.

Le persone che si preparano per il rientro in Cina devono comunque attenersi scrupolosamente alle normative cinesi sulla prevenzione e il controllo dell’epidemia, citati nell’articolo precedente, che puoi leggere qui.

Adesso gli studenti in possesso di un visto X1 possono rientrare in Cina

Il comunicato del 19 Agosto ha dato il via libera al rientro degli studenti italiani in Cina, ma la situazione non è ancora semplice. Possono rientrare solo gli studenti che sono iscritti ad un percorso di studio di lunghezza superiore ai 180 giorni. Rimangono quindi ancora esclusi tutti gli studenti che vorrebbero recarsi in Cina per frequentare semestri di lingua. Dal 19 Agosto è quindi possibile solo richiedere un visto di tipo X1. L’Ambasciata cinese in Italia ha anche rilasciato disposizioni per la visita temporanea di alcuni familiari, che potranno recarsi in Cina per accompagnare gli studenti che rientrano.

Ad oggi chi è in possesso di una carta di viaggio APEC o di un permesso di residenza può rientrare in Cina senza richiedere alcun visto. In caso contrario, gli studenti che intendono frequentare in presenza le lezioni in Cina dovranno portare al consolato cinese tutti i documenti originali e cartacei inviati dall’università al momento dell’ammissione per richiedere un visto studentesco X1.

Voli e quarantene

Da qualche mese è decaduto l’obbligo dei voli diretti tra Italia e Cina. Adesso anche per i cittadini italiani è possibile fare scalo in un paese terzo. Resta comunque l’obbligo di un tampone negativo, da effettuare in ogni paese in cui si fa scalo per ottenere il codice verde da parte del consolato cinese locale. Per questo motivo è consigliabile scegliere voli con lunghi scali. Il prezzo dei voli dall’Italia alla Cina rimane comunque elevato e molti studenti ad oggi fronteggiano le difficoltà economiche di questo rientro in Cina, che si sommano alle spese di quarantena e dei tamponi. Una volta atterrati in Cina è infatti obbligatoria una quarantena di 10 giorni, che possono essere ad oggi suddivisi in 7 giorni in albergo e 3 giorni nel campus universitario o a casa. L’aiuto che può dare l’università per facilitare il rientro degli studenti stranieri in Cina, dipende dal tipo di istituto e dal governo locale. Si consiglia comunque di fare sempre riferimento alle comunicazioni ufficiali rilasciate dalla propria università per prepararsi al meglio al rientro in Cina.



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